Chi è Gesù?
Qui non
ci chiediamo chi "era" Gesù, ma chi "è". La ragione di questa domanda sarà
chiara alla fine di questo breve scritto. Gesù viene presentato dagli
Autori dei documenti storici del Vangelo in molte maniere. Eccone alcune.
·
Figlio
dell'Altissimo: per indicare
che egli avrebbe ubbidito in modo umile, perfetto e sublime al volere del
Padre. è colui che, al
momento del suo battesimo nel Giordano, riceve un riconoscimento unico e
straordinario: "Tu sei il mio figlio amatissimo", segno di una relazione
unica con il Padre (Luca 1,32 e 3,22). Se si vuole ricercare Dio, lo si
può trovare unicamente tramite Gesù.
·
Il Cristo del
Signore: per indicare che
sarebbe stato proprio lui l'inviato del Padre, il Messia (Luca 1,26).
Sarebbe stato un uomo che avrebbe conosciuto il dolore, gli sarebbero
stati familiari i patimenti sia morali che fisici (Isaia 52-53). Per tale
ragione egli è in grado anche oggi di comprenderci e di starci accanto in
ogni nostro dolore e ansietà e paura e di donarci il coraggio vero per
affrontare ogni dolore e persino la morte (Ebrei 4,15-16).
·
Salvezza per
tutti i popoli: Gesù è davvero
la personificazione della salvezza morale/spirituale che il Padre desidera
per tutti; è colui che può illuminare tutti con il suo esempio e
insegnamento, allontanando le tenebre dell'ignoranza e della superstizione
religiosa e portando invece salute spirituale per ciascuno (Luca 2,30-31).
In nessun altro c'è salvezza, ma soltanto in Gesù (Atti 4,12).
·
Colui che
inaugura l'ANNO DELLA GRAZIA DEL SIGNORE:
egli viene per donare a tutti una possibilità grandiosa di liberazione
dalla prigionia del peccato, dalla cecità prodotta dagli odii, dalle
violenze personali, famigliari e sociali, dall'oppressione generata dal
male che agisce nell'essere umano facendolo diventare disumano (Luca
4,18-19).
·
Colui che
merita di essere ascoltato:
"Ascoltate Lui!" dice infatti Dio al momento della trasfigurazione (Luca
9,35). Ma spesso, per pigrizia o per ignoranza, si preferisce ascoltare
questo o quello, o per presunzione si ascolta soltanto se stessi. Occorre
ascoltare Gesù che parla nel Vangelo.
·
Colui che
perdona i peccati: Gesù è
colui al quale il Padre ha dato ogni potestà, in cielo e sulla terra.
Anche l'autorità di rimettere peccati (Luca 7,49). Il Padre stesso
perdona a chi chiede perdono nel nome di Cristo Gesù (1 Giovanni 1,7-9).
Ma molti non conoscono Gesù. Molti vivono senza perdono. Molti si affidano
chiedono perdono ai morti.
·
Colui che siede
sul trono di Davide: ciò
indica la sua resurrezione dai morti (Luca 1,32 e Atti 2, 30-31). Gesù è
il solo, l'unico SANTO vivente. Ha dimostrato con la sua
resurrezione dai morti di avere il controllo totale della dimensione della
vita e della morte. Ha lasciato una tomba vuota nel vasto cimitero del
mondo!
Nascondere il Cristo vivente dietro le fattezze di un bimbo inerme e
infreddolito, scaldato dal bue e dall'asinello è il torto più grande
che si possa fare a quel Gesù che siede sul Trono di Dio.
Egli è vivo e gode della vita spirituale stessa di Dio. Per questo la
domanda corretta da fare su di Lui non è "chi era", ma "chi è"! Rispondere
con riconoscenza significa trovare il senso di questa vita che, priva di
Gesù, è senza senso. Dalla risposta a questa domanda dipende il tuo
destino eterno: CHI è GESù
PER TE? |
Il regalo di Gesù
I documenti storici che attestano le
vicende di Gesù di Nazaret affermano che, durante la sua vita pubblica,
Gesù fece e insegnò. Prima fece. Poi insegnò (Atti 1,1). Cioè, si
comportò proprio al contrario di come si comportano in genere i maestri di
religione, i quali prima insegnano e poi fanno fare agli altri.
Gesù subì pazientemente le offese dei sacerdoti, e continuò a ragionare
con loro finché questi non decisero di ucciderlo. Gesù guariva una
persona, e i sacerdoti lo accusavano di essersi messo d'accordo col
diavolo per fare cose simili! Oppure risanava un uomo, e i sacerdoti lo
accusavano di averlo fatto nel giorno sbagliato! Dinanzi a tali offese
personali e bassezze morali, Gesù fu paziente. E, poi, insegnò pazienza e
amore anche per i nemici.
Gesù insegnò che non si deve fare il bene per aspettarsi un tornaconto, ma
il bene va fatto per amore, solo per amore, senza attendersi alcunché,
perché il merito verrà dato alla resurrezione (Luca 14,12-14). Ma fu Lui
il primo che agì proprio in questo modo: tutto ciò che fece lo fece solo
per amore. Prese le nostre malattie, i nostri errori, i nostri misfatti su
di sé. Fu questa la vera croce che alla fine lo uccise.
Per tali ragioni egli merita ogni ubbidienza: bisogna ubbidire solo a
lui. Egli merita ogni lode: bisogna onorare solo lui. Solo lui,
e nessun altro.
Ancora oggi Dio parla tramite lui e lui soltanto. Solo Gesù è l'erede di
tutte le cose che appartengono a Dio e che Dio ha preparate per coloro che
lo amano. Solo Gesù è il Risorto, splendore della gloria di Dio. Solo Gesù
Risorto è l'impronta dell'essenza di Dio stesso. Solo Gesù sostiene ogni
cosa con la parola della sua potenza (Ebrei 1,1-3).
è vero che ieri e oggi ci sono
stati, e ci sono, molti signore e molti potenti. Ma dinanzi a Dio e al
cosmo, vi è un solo potente: Gesù Crocifisso-Risorto.
Gesù è colui che guida alla salvezza: ma è una guida perfetta perché
si è umiliato e ha sofferto (Ebrei 2,10).
Gesù può davvero aiutare TE a uscire dalla situazione in cui ti
trovi: il suo è un vero aiuto, perché è rivolto a esseri umani, in quanto
pure lui è stato umano, in carne e ossa (Ebrei 1,14).
Gesù è colui che regala la grazia di Dio: Gesù infatti è il
Sacerdote e l'Unico che possa fare un dono tanto immenso.
Occorre accostarci a Lui, tramite la riflessione sulla Sua parola, e
imparare a fidarci di Lui, ubbidendo a Lui e trovando "grazia per
essere soccorsi al momento del bisogno" (Ebrei 4,16).
Gesù ci ha messo una grande "volontà" per ubbidire con fede fiduciosa al
Padre e sacrificare se stesso per tutti (Ebrei 10,10). La volontà
dell'essere umano ha un grande valore. Occorre voler credere.
Occorre voler imparare la Parola di Gesù. Occorre volere
ubbidire.
Con la propria volontà umile e positiva l'essere umano può permettere a
Dio di scrivere la sua legge spirituale nel proprio cuore di donna o di
uomo, giovane o vecchio che sia. In questo modo, consentendo a Dio di
scrivere la Sua norma nelle nostre menti, Dio stesso non si ricorderà più
dei nostri misfatti (Ebrei 10,16-17). E anche questo è
dono di Gesù per te. |