Riflessioni

Riflessioni, dicembre

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L'IDENTITà
DI GES
ù

 

E. Burnard, Pietro e Giovanni accorrono
al sepolcro la mattina della Resurrezione
(1898)






 

 

Questa pagina, interamente curata e finanziata dalla comunità di credenti che si incontra in APRILIA
via G.Carducci, 9
ha il solo fine di promuovere il ragionamento sui temi importanti della vita e della fede in Cristo.

Chi è Gesù?

Qui non ci chiediamo chi "era" Gesù, ma chi "è". La ragione di questa domanda sarà chiara alla fine di questo breve scritto. Gesù viene presentato dagli Autori dei documenti storici del Vangelo in molte maniere. Eccone alcune.
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Figlio dell'Altissimo: per indicare che egli avrebbe ubbidito in modo umile, perfetto e sublime al volere del Padre. è colui che, al momento del suo battesimo nel Giordano, riceve un riconoscimento unico e straordinario: "Tu sei il mio figlio amatissimo", segno di una relazione unica con il Padre  (Luca 1,32 e 3,22). Se si vuole ricercare Dio, lo si può trovare unicamente tramite Gesù.
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Il Cristo del Signore: per indicare che sarebbe stato proprio lui l'inviato del Padre, il Messia (Luca 1,26). Sarebbe stato un uomo che avrebbe conosciuto il dolore, gli sarebbero stati familiari i patimenti sia morali che fisici (Isaia 52-53). Per tale ragione egli è in grado anche oggi di comprenderci e di starci accanto in ogni nostro dolore e ansietà e paura e di donarci il coraggio vero per affrontare ogni dolore e persino la morte (Ebrei 4,15-16).
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Salvezza per tutti i popoli: Gesù è davvero la personificazione della salvezza morale/spirituale che il Padre desidera per tutti; è colui che può illuminare tutti con il suo esempio e insegnamento, allontanando le tenebre dell'ignoranza e della superstizione religiosa e portando invece salute spirituale per ciascuno (Luca 2,30-31). In nessun altro c'è salvezza, ma soltanto in Gesù (Atti 4,12).
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Colui che inaugura l'ANNO DELLA GRAZIA DEL SIGNORE: egli viene per donare a tutti una possibilità grandiosa di liberazione dalla prigionia del peccato, dalla cecità prodotta dagli odii, dalle violenze personali, famigliari e sociali, dall'oppressione generata dal male che agisce nell'essere umano facendolo diventare disumano (Luca 4,18-19).
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Colui che merita di essere ascoltato: "Ascoltate Lui!" dice infatti Dio al momento della trasfigurazione (Luca 9,35). Ma spesso, per pigrizia o per ignoranza, si preferisce ascoltare questo o quello, o per presunzione si ascolta soltanto se stessi. Occorre ascoltare Gesù che parla nel Vangelo.
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Colui che perdona i peccati: Gesù è colui al quale il Padre ha dato ogni potestà, in cielo e sulla terra. Anche l'autorità di rimettere  peccati (Luca 7,49). Il Padre stesso perdona a chi chiede perdono nel nome di Cristo Gesù (1 Giovanni 1,7-9). Ma molti non conoscono Gesù. Molti vivono senza perdono. Molti si affidano chiedono perdono ai morti.
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Colui che siede sul trono di Davide: ciò indica la sua resurrezione dai morti (Luca 1,32 e Atti 2, 30-31). Gesù è il solo, l'unico SANTO vivente. Ha dimostrato con la sua resurrezione dai morti di avere il controllo totale della dimensione della vita e della morte. Ha lasciato una tomba vuota nel vasto cimitero del mondo!

Nascondere il Cristo vivente dietro le fattezze di un bimbo inerme e infreddolito, scaldato dal bue e dall'asinello è il torto più grande che si possa fare a quel Gesù che siede sul Trono di Dio.
Egli è vivo e gode della vita spirituale stessa di Dio. Per questo la domanda corretta da fare su di Lui non è "chi era", ma "chi è"! Rispondere con riconoscenza significa trovare il senso di questa vita che, priva di Gesù, è senza senso. Dalla risposta a questa domanda dipende il tuo destino eterno: CHI è GESù PER TE?

Il regalo di Gesù 

I documenti storici che attestano le vicende di Gesù di Nazaret affermano che, durante la sua vita pubblica, Gesù fece e insegnò. Prima fece. Poi insegnò (Atti 1,1). Cioè, si comportò proprio al contrario di come si comportano in genere i maestri di religione, i quali prima insegnano e poi fanno fare agli altri.
Gesù subì pazientemente le offese dei sacerdoti, e continuò a ragionare con loro finché questi non decisero di ucciderlo. Gesù guariva una persona, e i sacerdoti lo accusavano di essersi messo d'accordo col diavolo per fare cose simili! Oppure risanava un uomo, e i sacerdoti lo accusavano di averlo fatto nel giorno sbagliato! Dinanzi a tali offese personali e bassezze morali, Gesù fu paziente. E, poi, insegnò pazienza e amore anche per i nemici.
Gesù insegnò che non si deve fare il bene per aspettarsi un tornaconto, ma il bene va fatto per amore, solo per amore, senza attendersi alcunché, perché il merito verrà dato alla resurrezione (Luca 14,12-14). Ma fu Lui il primo che agì proprio in questo modo: tutto ciò che fece lo fece solo per amore. Prese le nostre malattie, i nostri errori, i nostri misfatti su di sé. Fu questa la vera croce che alla fine lo uccise.
Per tali ragioni egli merita ogni ubbidienza: bisogna ubbidire solo a lui. Egli merita ogni lode: bisogna onorare solo lui. Solo lui, e nessun altro.
Ancora oggi Dio parla tramite lui e lui soltanto. Solo Gesù è l'erede di tutte le cose che appartengono a Dio e che Dio ha preparate per coloro che lo amano. Solo Gesù è il Risorto, splendore della gloria di Dio. Solo Gesù Risorto è l'impronta dell'essenza di Dio stesso. Solo Gesù sostiene ogni cosa con la parola della sua potenza (Ebrei 1,1-3).

è
vero che ieri e oggi ci sono stati, e ci sono, molti signore e molti potenti. Ma dinanzi a Dio e al cosmo, vi è un solo potente: Gesù Crocifisso-Risorto.
Gesù è colui che guida alla salvezza: ma è una guida perfetta perché si è umiliato e ha sofferto (Ebrei 2,10).
Gesù può davvero aiutare TE a uscire dalla situazione in cui ti trovi: il suo è un vero aiuto, perché è rivolto a esseri umani, in quanto pure lui è stato umano, in carne e ossa (Ebrei 1,14).
Gesù è colui che regala la grazia di Dio: Gesù infatti è il Sacerdote e l'Unico che possa fare un dono tanto immenso. Occorre accostarci a Lui, tramite la riflessione sulla Sua parola, e imparare a fidarci di Lui, ubbidendo a Lui e trovando "grazia per essere soccorsi al momento del bisogno" (Ebrei 4,16).
Gesù ci ha messo una grande "volontà" per ubbidire con fede fiduciosa al Padre e sacrificare se stesso per tutti (Ebrei 10,10). La volontà dell'essere umano ha un grande valore. Occorre voler credere. Occorre voler imparare la Parola di Gesù. Occorre volere ubbidire.
Con la propria volontà umile e positiva l'essere umano può permettere a Dio di scrivere la sua legge spirituale nel proprio cuore di donna o di uomo, giovane o vecchio che sia. In questo modo, consentendo a Dio di scrivere la Sua norma nelle nostre menti, Dio stesso non si ricorderà più dei nostri misfatti (Ebrei 10,16-17). E anche questo è dono di Gesù per te.

Informazioni e appuntamenti per conversazioni bibliche: Tel: 339 577 3986

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