Riflessioni

Sull'uomo

L'uomo, monotono universo, / Crede allargarsi i beni / E dalle sue mani febbrili / Non escono senza fine che limiti.
Attaccato sul vuoto / Al suo filo di ragno, / Non teme e non seduce / Se non il proprio grido.
Ripara il logorio alzando tombe, / E per pensarti, Eterno, / Non ha che le bestemmie.

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