Riflessioni

QUATTRO LEGGI /Pontino Nuovo

Quattro leggi • Legge di Mosè È la legge serissima data al Monte Sinai, emanata mediante Mosè, contenente i cosiddetti 10 comandamenti, noti ma trascurati oggi da chi s’inginocchia agli déi Consumismo e Arrivismo. Chi osserva questa legge cerca la salute spirituale morale mediante la pratica scrupolosa di tutte le sue norme legali. Ecco perché non lavora dalle 18 del venerdì alle 18 del sabato, non mangia carne che non sia stata dissanguata né carne insieme a latticini: non è koshér, cioè non è secondo “legge”. Una recente polemica ha discusso se i carciofi alla giudia siano koshér o meno. Non c’è ironia. Se fosse possibile, osservando questa “legge” si tornerebbe ai sacrifici animali. Ma questa legge seria dice: un maschio per una femmina e viceversa. • Legge di Cristo È la norma stabilita con il sacrificio o sangue di Gesù di Nazaret, annunciato dai profeti della legge di Mosè e riconosciuto come “agnello di Dio che toglie il peccato del mondo”. Secondo questa legge chi impara a confidare in Gesù crede con fede ubbidiente nel dono gratuito (grazia) di salute spirituale morale e inizia a camminare insieme a Cristo: si ravvede dei propri peccati, rinuncia a ogni situazione di male/peccato, si immerge in Cristo e rinasce con lui a una esistenza nuova, segue i consigli dello Spirito del Cristo espressi nel Nuovo Testamento. È la legge di un nuovo modo di vivere che risponde con fede all’amore di Dio. È la legge di chi spera anche nella morte, perché Cristo è Garante di vita. Ma la vita ha le sue regole. • Legge della Parentela È la legge nella quale volevano ingabbiare Gesù con un bel complimento: “Beato il seno che ti portò e le mammelle che tu poppasti!” La famiglia è cosa bella e buona. Ma la legge del sangue (parenti) può essere terribile, anzi accecante. I figli non vedono gli errori dei genitori. Madri non vedono i peccati di figli e figlie. Cugini ciechi dinanzi al male fatto da zii, zie e cugini. Fratelli ciechi dinanzi al peccato di sorelle. Solo “io” posso dire (sottovoce) il peccato di un parente “mio”. Ma guai se la stessa cosa la dici “tu”, che non sei parente “nostro”. Legge tremenda. È una infernale legge “mafiosa”, della “famiglia”, legge cancerogena, più infettiva del colera. È la regola della morte. Piace a molti. Al complimento Gesù risponde “Beati quelli che osservano la Parola di Dio”. • Legge del Come-mi-pare È una legge ancestrale, nata con l’essere umano, malato com’è di indipendenza e autonomia da tutto e tutti, specie da quel Dio che insegna mediante Cristo. È la legge di chi parla e agisce “di testa propria”. È la legge che dice “nella vita ognuno fa come gli pare meglio”. È la legge di chi cerca, ricerca e vuole “stabilire la propria giustizia” – le citazioni sono gravi e bibliche. È una legge applicabile a ogni aspetto della vita: rubi, ti approfitti, offendi, invidi, ti accompagni, ti lasci, ti riaccompagni, ti sposi un uomo, una donna, fai un figlio con una, poi una figlia con un’altro, una messa ogni tanto, un culto qua e là, dici male degli altri. Agisci come ti pare. Stai tranquillo/tranquilla: è la legge della maggioranza malvagia e sincera.

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