Riflessioni

Vergogna europea

Vergogna europea Duemila anni fa c’era UMANITÀ NON COMUNE fra quei barbari pagani. Umanità è sentimento fattivo che ti mostra l’altro come un essere umano, proprio come sei tu Narra Luca evangelista (Atti, 28) che la nave alessandrina su cui Paolo apostolo, prigioniero con molti altri, era imbarcato alla volta di Roma naufragò dopo giorni di tempesta passati in mezzo al Mediterraneo. A bordo 276 persone. Si salvarono tutti. Furono accolti da BARBARI PAGANI che li trattarono “con umanità non comune”. E furono accolti “tutti”. Era la stagione fredda e il “gran fuoco” acceso dai nativi fece scaldare i naufraghi infreddoliti, rincuorati anche dalla umana cordialità di quei barbari pagani. Il grande “lago” detto Mediterraneo è noto ai marinai per le sue tempeste. Fa freddo sotto la pioggia battente. Fa più freddo quando si ha poco o nulla da mangiare. Era questa la situazione di quei prigionieri su quella nave duemila anni fa. Dopo il naufragio, incontrarono dei barbari che li trattarono con grande “umanità”. Duemila anni fa c’era UMANITÀ NON COMUNE fra quei barbari pagani. Umanità è sentimento fattivo che ti mostra l’altro come un essere umano, proprio come sei tu. L’umanità fa agire in modo da aiutare l’altro o almeno da non danneggiarlo. Tuttavia, già allora quell’umanità era “non comune”. Bisogna dunque chiedersi: forse già allora più che l’umanità erano l’egoismo, l’orgoglio, l’interesse, la presunzione a muovere le menti della gente? Eppure ecco dei BARBARI PAGANI che mostrano verso quei naufraghi una cordialità non comune. Anche oggi navi di disgraziati vagano per il Mediterraneo. Ma in questa Europa che parla delle proprie “radici cristiane” non si trova un approdo, non c’è una riva dove i poveracci vengano accolti con cordiale umanità. In questa Europa supertecnologica dove con facile rapidità si comunicano scempiaggini, i potenti responsabili non riescono a trovare un accordo per intervenire con organizzata umanità al fine di affrontare e risolvere il problema epocale rappresentato da emigranti e profughi. Che cosa è successo? L’Europa cristiana che ha festeggiato il santo natale (?) e che si augura il buon anno ha perduto forse l’umanità, qualità peculiare della fede cristiana, per cominciare a credere a una propaganda becera, falsa, antiumana, malevola e anticristiana? Due cose precise vanno sottolineate. NON ESISTE ALCUNA “EUROPA CRISTIANA”. La divisione delle nazioni in cristiane e non cristiane è motivata da ragioni storico politiche, ma dal punto di vista dell’Evangelo Parola di Dio non ha alcun senso. La fede fiduciosa in Cristo (che unita all’immersione biblica fa di una persona un cristiano) non ha proprio nulla a che vedere con le storiche suddivisioni nazionali e, quindi, coi poteri che le controllano. La fede, la fiducia in Cristo Gesù è questione prettamente PERSONALE, individuale; e poi anche certo COMUNITARIA, nel senso che un certo numero di credenti formano una comunità cristiana. La quale agisce e insegna secondo i princìpi, i criteri e gli esempi di Cristo che si leggono nel Nuovo Testamento Parola di Dio. Tale Parola è la loro norma etica di vita. L’esempio dei barbari pagani che soccorrono i naufraghi, compreso Paolo apostolo, mostra inoltre che questa Parola è proprio “di Dio”. Infatti essa è capace di trovare esempi buoni anche fra i… barbari. Questa Parola attesta che tutti gli uomini ubbidiscono (oppure disubbidiscono) alla “realtà della legge scritta nei loro cuori [menti], come rendono loro testimonianza LA COSCIENZA E LE RIFLESSIONI con cui volta a volta si accusano o si discolpano” (Romani 2,15). E questo ci conduce dritti alla seconda considerazione. LA VERGOGNA EUROPEA. È una vergogna europea consentire che navi cariche di migranti, profughi, poveri, sventurati continuino a vagare per il Mediterraneo senza poter trovare un porto di approdo. È una vergogna europea, vergogna di una Europa falsamente cristiana, che a una tale situazione non si voglia trovare soluzione politica nel nome di un principio perverso secondo cui “prima” vengono gli italiani, i francesi, i tedeschi, gli ungheresi… La verità è che sono semi scomparse “LA COSCIENZA E LE RIFLESSIONI”. LA verità è che solo la DISUMANITÀ può giustificare sia che delle navi di migranti non trovino approdo sia soprattutto che migliaia di migranti e profughi siano detenuti nei campi/lager libici. Tutto questo costituisce un enorme disonore europeo. Una vergogna che grida vendetta al Cielo. Quando, dopo la Seconda Guerra Mondiale, fu chiesto agli abitanti delle città della Germania e della Polonia se avessero saputo quel che accadeva nei lager situati nelle loro città, risposero di non sapere. In verità essi, per non vedere, avevano ucciso dentro se stessi “LA COSCIENZA E LE RIFLESSIONI”. Dio, per bocca di Paolo apostolo, dice: “A me la vendetta, io darò la retribuzione” (Rom. 12,19). Chi non ci crede, aspetti e stia a vedere che cosa accadrà. Pensiamo davvero di scampare alla nemesi della Storia? A proposito del naufragio di Paolo apostolo, ironia della Storia, i soccorritori erano di Malta, quel naufragio avvenne proprio su quell’isola. Gli abitanti, allora, erano barbari pagani… © Riproduzione riservata Roberto Tondelli – 01 2019

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