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RIFLESSIONI / Ma quale Dio...?

Ma quale Dio...? Il Santo Padre “... Bisogna che il Figlio dell’uomo sia innalzato, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio” (Giovanni, 3). Queste parole ci dicono molto su chi è Dio, sulla sua natura divina. È un fatto che molti oggi non hanno più alcuna fiducia in Dio. Ma ciò non toglie nulla alla natura divina di Colui che “ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna”. Un amore incomprensibile, il Suo. Perché amore del tutto immeritato da parte di esseri che spesso dimenticano la propria natura umana per diventare disumani, inumani, antiumani, egoisti, violenti, bruti. Anche questo è un fatto. L’amore di Dio si mostra in Gesù di Nazaret: nella sua vita, nel suo insegnamento, nella sua morte, nella sua risurrezione. Ignorare Gesù Cristo è ignorare Dio e il suo amore. È un fatto che moltissimi oggi pensano che la VITA consista nel SUV, nella casa, nella donna, nell’uomo, nelle cose che uno possiede. Basta chiedere a uno qualsiasi di quelli che stanno al cimitero per sapere se QUESTA sia davvero la VITA. La verità più vera e profonda è questa: che la VITA è solo e soltanto nell’unigenito Figlio di Dio. A Lui e a Lui solo occorre affidarsi, di Lui e di Lui solo bisogna fidarsi, in Lui e in Lui solo bisogna confidare per ottenere questa VITA VERA, PIENA, ETERNA. Pietro apostolo afferma che al di fuori di Cristo Gesù non c’è vita, non c’è salvezza. Il motivo di una affermazione così esclusivistica è che Gesù di Nazaret non è un pazzo, che dice parole avventate o che propone fantasie, perché egli ha dimostrato di essere Vita mediante la Sua Risurrezione dai morti. Un fatto, questo, attestato dai documenti del Nuovo Testamento. I figli santi L’immenso amore che Dio nutre per gli uomini non li autorizza ad approfittarne, continuando a comportarsi come meglio pare e piace a loro. Al contrario, il figlio di Dio imita suo Padre, come Gesù imitava suo Padre. Tutto l’Evangelo propone all’essere umano di cessare dalla sua disumanizzazione per imparare a imitare Dio. È un fatto che Dio non ha mandato Cristo Gesù nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. Ma questa salvezza donata dall’amore di Dio va accolta umilmente e con profondo senso di ravvedimento, di cambiamento di esistenza, cambiamento di comportamento. Ecco perché moltissimi oggi rifiutano l’amore di Dio, perché non hanno nessuna intenzione di cambiare vita. Ecco perché oggi molti sono i cristiani falsi: si dicono cristiani ma si comportano da pagani, anzi da materialisti. La persona maldicente adora Dio: ma non cessa la sua maldicenza. Il calunniatore adora Dio: ma non cessa di calunniare. Il ladro adora Dio: ma continua a rubare. L’egoista viene in chiesa: ma continua nel suo egocentrismo. Il presuntuoso adora Dio: ma resta superbo. La maliziosa s’inginocchia: ma resta cattiva dentro. L’invidioso fa il culto a Dio: ma guarda con cupidigia a ciò che non può possedere. L’insolente prega: ma subito ha parole di offesa per gli altri. La spietata adora Dio: ma dentro resta velenosa. La persona che manca alla parola data canta in chiesa: ma resta nella promessa mancata. L’ingiusto adora Dio: ma coltiva la sua ingiustizia contro il prossimo. E tutto perché? Per interesse. Per mancanza di sentimento umano e religioso. L’amore di Dio è sì rivolto a tutti i peccatori. Ma li ama affinché si ravvedano, cambino vita, non affinché si illudano di potersi beffare di Dio e del Suo amore. L’amore di Dio infatti chiama la persona umana all’uso retto della propria libertà e responsabilità. Sapere e capire di essere realmente amati da Dio significa aprire la propria mente all’intelligenza della libertà e del suo uso migliore, più alto e buono. Questa è la via per imparare a dire parole benedicenti, ad essere altruisti, umili, benigni, generosi, saggi, benevoli, pietosi, misericordiosi, persone di parola, giusti. Questa è la via della santità secondo l’Evangelo di Cristo, secondo l’amore di Dio. Questa è la VITA. Il resto è morte.

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