CATTOLICO? MUSULMANO? NON SO...
In seguito, frequentando il clan dei Morgen, Clé venne a
sapere che l'ingegner Fabrizio, poco dopo la laurea, aveva di punto in bianco
deciso di convertirsi al Cattolicesimo.
"Vedi, io sono un uomo d'ordine" Clé gli sentì dire una volta candidamente al
fratello maggiore. "Mi piace trovarmi in sintonia con la società in cui vivo,
prender parte ai suoi riti, godere delle sue tradizioni, "essere inserito",
insomma..."
"Ma allora" aveva obiettato ridendo Ermete, "se ti fossi radicato in Svezia
saresti divenuto luterano? O a Costantinopoli fedele d'Allah?"
Fabrizio era rimasto per un istante interdetto, ma poi aveva risposto
allegramente che luterano sì... "ma musulmano non so".
"Our ancestors were Episcopalians" [trad.: i nostri antenati erano Episcopali] continuò,"poi i legami si sono sciolti in nulla. Hai mai sentito papà Bille
parlare di Dio o di cose simili? Io no... E' il Nulla che non mi piace, capisci?
Dà un grande senso di sicurezza essere Qualcosa. Deleghi a loro, alla chiesa,
alla sinagoga, al pope, all'imam, a chi diavolo ti pare le maggiori decisioni
della vita. Sei in una botte di ferro...
"Italia, Firenze, siamo in terra classica di Cattolicesimo. Volendo aggregarsi,
inserirsi, arruolarsi, la via t'è indicata senza tema d'errori, no?" Poi rivolto
a Clé aveva aggiunto: "Pensaci, tu che sei giovane". Clé ci pensava, eccome, ma con tutta franchezza gli pareva strano scegliersi una religione per motivi tanto
esplicitamente sociologici, quasi mondani. Lui, la religione, intendeva
scegliersela perché credibile, perché soddisfacesse un bisogno profondo, un urlo
di verità.
Torna alle riflessioni